Ridurre la pressione fiscale sul comparto immobiliare, estendere la cedolare secca a tutti i contratti di locazione, liberalizzare le locazioni commerciali e stabilizzare i bonus edilizi: sono alcune delle proposte avanzate da Confedilizia nel manifesto per il rilancio del settore immobiliare. L’obiettivo è rimuovere i vincoli normativi e fiscali che impediscono al settore immobiliare di svolgere la funzione di motore di sviluppo dell’economia.
Servono interventi in grado di restituire fiducia al comparto immobiliare.
L’edilizia – rileva l’ISTAT – è l’unico settore che in Italia non sta registrando segnali di ripresa; Eurostat evidenzia che l’Italia è il solo Paese in Europa in cui i prezzi delle abitazioni (e cioè il valore dei risparmi delle famiglie e delle imprese) continuano a scendere.
Nel manifesto per il rilancio del settore immobiliare Confedilizia propone le possibili linee direttrici da seguire per rimuovere i vincoli normativi e fiscali che impediscono al settore immobiliare di svolgere la funzione di motore di sviluppo dell’economia.
Le 10 proposte di Confedilizia
1) riduzione della pressione fiscale sul comparto immobiliare;
2) sviluppo e rilancio dell’investimento immobiliare da destinare alla locazione da parte di gestori professionali, imprese e privati;
3) estensione della cedolare secca a tutti i contratti di locazione;
4) attribuzione al contratto di locazione dell’efficacia di titolo esecutivo per il ripristino della legalità;
5) liberalizzazione delle locazioni commerciali;
6) stabilizzazione degli incentivi per gli interventi di manutenzione, riqualificazione, efficientamento energetico e miglioramento sismico del patrimonio edilizio e semplificazione della normativa riguardante i titoli edilizi;
7) misure di stimolo e di sostegno alla rigenerazione urbana;
8) incentivi fiscali per le permute immobiliari;
9) sviluppo del turismo attraverso la proprietà immobiliare privata;
10) istituzione del Ministero dello Sviluppo immobiliare, della casa e dell’edilizia.
Fonte: http://www.ipsoa.it